Torino, un arresto per l’esplosione del condominio dove morì un ragazzo: l’ipotesi della vendetta sulla ex
Confermata la pista dolosa: il 30 giugno a Lingotto distrutti tre appartamenti, una parte della palazzina e perse la vita un 35enne
Torino Un'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita questo pomeriggio, 5 luglio, dalla polizia torinese a carico di un uomo gravemente indiziato per i gravissimi fatti verificatisi la notte del 30 giugno a Torino dove un incendio divampato all'interno del condominio nel quartiere Lingotto ha provocato una violenta esplosione con la distruzione di 3 appartamenti, il crollo di una parte della palazzina, la morte di un giovane, Jacopo Peretti, 35 anni (nella foto) e il ferimento di alcuni occupanti dell'immobile, tra cui alcuni bambini.
Nonostante, nell'immediatezza, sembrava potesse ipotizzarsi la natura colposa dell'evento, gli accertamenti investigativi, sia svolti direttamente dalla Procura di Torino diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, sia delegati al Commissariato 'Barriera - Nizza' e alla Squadra Mobile della Questura, hanno evidenziato elementi tali da far propendere per una matrice dolosa del disastro, anche in ragione di alcune dichiarazioni rese nei giorni immediatamente successivi ai fatti dai colleghi di lavoro del responsabile, successivamente confermati dai familiari, che hanno fornito riscontro a quanto andava già emergendo nel corso delle indagini.
Prendendo le mosse dalle attività tecniche eseguite dai Vigili del Fuoco, il punto d'innesco dell'incendio è stato localizzato in uno specifico appartamento al 5 piano. Gli inquirenti della Polizia di Stato hanno sviluppato questa traccia investigativa concentrandosi sugli occupanti dell'abitazione e iniziando a circoscrivere il contesto nel quale è maturato l'evento. In particolare, attraverso una minuziosa analisi dei video delle telecamere presenti nei pressi del condominio e grazie anche alla collaborazione di alcuni testimoni, tra cui alcune persone vicine allo stesso autore dei fatti, è stato identificato il presunto responsabile del gesto e conseguentemente l'autore dell'omicidio del giovane e della esplosione della palazzina.
Sono in corso approfondimenti per ricostruire la dinamica dei fatti e il movente, che, allo stato, appare essere di natura personal: l’uomo avrebbe pianificato l’esplosione per far saltare in aria la casa della ex fidanzata.