La Nuova Sardegna

Sanità

Più fondi per cure e visite mediche, l’assessore Bartolazzi: «Budget aumentato di 7,5 milioni»

di Massimo Sechi
Più fondi per cure e visite mediche, l’assessore Bartolazzi: «Budget aumentato di 7,5 milioni»

Aumentano significativamente i tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale e ospedaliera da parte dell’Ares

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Sassari Aumentano, e in maniera significativa, i tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale e ospedaliera da parte dell’Ares, l’Azienda regionale della salute, per il biennio 2025-2026. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta regionale che, tra le altre cose, punta anche su una maggiore integrazione con le strutture private accreditate.

«La legge di stabilità dell’8 maggio scorso – ha spiegato l’assessore della sanità Armando Bartolazzi – ha autorizzato un incremento complessivo di 7 milioni e 500 mila euro del Fondo sanitario regionale a decorrere dal 2025. Ho proposto alla giunta di ripartire queste somme in parti uguali, fra assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale». La ripartizione prevede quindi 3,75 milioni di euro per ciascuna delle due macroaree, fondi che saranno disponibili per entrambi gli anni del biennio considerato.

Particolare attenzione è rivolta anche al settore oncologico, per il quale l’assessore Bartolazzi ha evidenziato l’opportunità di trasferire gradualmente le prestazioni di chemioterapia dal setting dell'assistenza ospedaliera a quello della specialistica ambulatoriale, in modo da raggiungere progressivamente uno standard di erogazione dell'80 per cento delle prestazioni in regime di assistenza specialistica. «L'obiettivo – sottolinea l’assessore – è assicurare l'accesso a trattamenti di vitale importanza, anche attraverso una maggior integrazione con la specialistica ambulatoriale», spiega l’assessore

Il trasferimento delle prestazioni di chemioterapia dal regime ospedaliero a quello ambulatoriale, tra l’altro, è stato previsto dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni del 2014 e rappresenta una scelta strategica per migliorare l’accessibilità e la qualità dell’assistenza oncologica sul territorio, evitando ingiustificati maggiori costi stimati da Agenas tra il 30% e il 50% per ciclo terapeutico. Sulla base di questi presupposti è stata quindi autorizzata la spesa di 1 milione e 600 mila euro a partire dall’anno in corso, di cui, 1 milione e 400 mila euro per l'assistenza ospedaliera e 200 mila euro per la specialistica ambulatoriale nel 2025, e 1.100.000 euro per l'assistenza ospedaliera e 500.000 euro per la specialistica ambulatoriale nel 2026. La legge 12 autorizza anche una spesa di 500.000 euro, sempre per ciascuno degli anni 2025 e 2026, per l'acquisto di prestazioni chirurgiche oncologiche, senologiche e toraciche da soggetti privati accreditati.

Sempre nella legge di stabilità è stato previsto uno stanziamento di 300 mila euro per il 2025, per l’acquisto di prestazioni di medicina iperbarica e ossigenazione iperbarica da soggetti privati accreditati, con l’obiettivo di garantire la disponibilità di queste prestazioni specialistiche. «Le somme saranno assegnate ad Ares per la ripartizione in base al fabbisogno effettivo», spiega ancora Bartolazzi. Le quote per la specialistica ambulatoriale saranno ripartite tra le otto aziende sanitarie sulla base del fabbisogno, mentre per l'assistenza ospedaliera la ripartizione avviene secondo la popolazione pesata, e l’auspicio è che questa ripartizione possa ridurre il disavanzo subito in questi anni dal Nord Ovest della Sardegna. La delibera approvata in Giunta destina inoltre 10 milioni di euro per prestazioni di emodialisi per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Viene infine assegnato il finanziamento per incrementi contrattuali del personale non medico. La quota finale per questo finanziamento è di 1 milione di euro. 

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