La Nuova Sardegna

L’intervista

Aeroitalia, l’ad Gaetano Intrieri: «Nel nostro futuro c’è più Sardegna»

di Andrea Massidda
Aeroitalia, l’ad Gaetano Intrieri: «Nel nostro futuro c’è più Sardegna»

Il manager respinge le accuse di cattivo servizio: «Solo polemiche strumentali e ignoranza tecnica da parte di alcuni politici che quereleremo»

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Cagliari Per chi vive in Sardegna un aereo non è solo un volo: è un ponte, una speranza, un diritto. È il mezzo che collega l’isola al continente per lavoro, per salute, per riabbracciare una famiglia, o più semplicemente per non sentirsi tagliati fuori. E se questo ponte si spezza, a rimanere a terra non sono soltanto i passeggeri, ma intere vite sospese. Lo sa bene un manager esperto del settore dell’aviazione come Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, la compagnia che opera negli scali di Cagliari e Olbia in regime di continuità territoriale e che negli ultimi mesi è finita al centro di polemiche legate a disservizi.

«Accuse ingenerose e a volte persino intellettualmente disoneste», sostiene lui in questa chiacchierata che inizia dai progetti sulla Sardegna per il prossimo futuro. «Sulla continuità territoriale ci siamo abbastanza radicati – dice – e stiamo cercando di proseguire lungo questo percorso. In due anni e mezzo abbiamo ottenuto ottimi risultati, anche in termini di passeggeri. Stiamo rafforzando la flotta e continueremo a investire in termini di risorse umane. Purtroppo quando ci siamo presentati all’ultimo bando della Ct abbiamo dovuto lasciare Alghero per Cagliari, ma potremmo tornarci già dalla prossima gara».

Professor Intrieri, dando per scontato che parteciperete al nuovo bando, per quanto riguarda quello attualmente in vigore come vi comporterete se la Regione dovesse chiedervi di prorogare il servizio?

«È una decisione che dipende dal consiglio di amministrazione, ma mi sento di anticipare che accetteremo la proroga».

Come giudica il servizio da voi erogato sino a questo momento?

«Io lascio sempre parlare i numeri. E i numeri dicono che oggi c’è un volo tra Cagliari e Roma ogni ora e mezzo, cosa che non era mai successa prima. E che su Milano dal 21 luglio i voli giornalieri passeranno da 5 a 6, per arrivare a 7 in agosto. Passando a Olbia, siamo stati i primi che hanno portato a 4 i voli giornalieri per Linate con risultati eccellenti, e sull’Olbia-Fiumicino abbiamo il 75% di quel mercato».

Facendo parlare i passeggeri, però, il feedback non è stato sempre positivo: cambiamenti di orari, cambiamenti di terminal, anomalie tecniche e altro ancora.

«Guardi, in trent’anni di aviazione non ho mai visto una compagnia aerea essere esente da critiche da parte dei passeggeri. Se le lamentele sono genuine e corrette, risultano utilissime per migliorare la qualità del servizio. Diverso, mi lasci dire, è se invece sono pretestuose e fatte per obiettivi politici».

Sarà, ma nelle proteste siete riusciti a mettere d’accordo centrodestra e centrosinistra.

«Precisiamo: una parte del centrodestra e una parte del centrosinistra. Posso garantire che riceviamo complimenti e sostegno sia dalla maggioranza sia dall’opposizione».

Le querele che avete annunciato nei confronti di tre consiglieri regionali le presenterete davvero?

«Sì. Il Cda ha già dato mandato ai nostri avvocati di agire legalmente. Anche per una europarlamentare dei 5 Stelle. Non faremo sconti a chi va oltre il legittimo diritto di critica. Mi hanno infastidito in particolare certe baggianate speculative di chi di aeronautica non capisce niente e non ha nemmeno idea di quali siano gli standard di sicurezza imposti da un’autorità di controllo di livello elevatissimo come l’Enac. Ora sarà un giudice a decidere se c’è stato procurato allarme».

A proposito di giudici, una sentenza del tribunale vi obbliga a cambiare nome e logo a partire dal 1° gennaio 2026. Avete già deciso quale sarà il nuovo marchio?

«Non credo che cambierà il nome, stiamo negoziando con Ita Airlines nell’interesse di tutti».

Parliamo del bando “Nuove Rotte”. C’è qualche collegamento che vi interessa?

«Dobbiamo ancora analizzare il bando con attenzione. Istanbul e Lamezia Terme potrebbero interessarci, poi potremmo proseguire con la rotta per Catania. A ottobre vorremmo basare a Cagliari altri due aeromobili da destinare alle rotte non in continuità».

I due Embraer brasiliani da 100 e 80 posti che avete acquistato?

«Sì. Proprio quelli».

E i voli interni tra Cagliari, Olbia e Alghero?

«Collegare gli scali sardi potrebbe essere una bella idea».

Per concludere, c’è un messaggio che vuole rivolgere ai passeggeri sardi?

«Sì. Sappiate che noi continueremo a lavora con la massima dedizione, cercando di rendere quanto più piacevole e puntuale il volo. E che il 40 per cento del nostro personale risiede in Sardegna».

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