La Nuova Sardegna

Sanità

Influenza, nell’isola al via le vaccinazioni da fine ottobre

Influenza, nell’isola al via le vaccinazioni da fine ottobre

Prevista la diffusione dei tipi A e B e il ritorno del Covid con una nuova variante

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Sassari La raccomandazione per evitare l’influenza è chiara e semplice: vaccinarsi. Nell’isola, però, mancava un dettaglio fondamentale perché si potesse seguire il manuale del paziente modello, la data da cui saranno disponibili i vaccini. La risposta è arrivata: «I vaccini sono stati acquistati secondo le nostre previsioni di utilizzo per ongi Asl e la campagna vaccinale partirà tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre», annuncia Sandro Porcu, responsabile delle vaccinazioni del servizio di igiene pubblica della Asl 8 di Cagliari. 

Tempo due settimane e nell’area di competenza dell’azienda sanitaria 8 saranno disponibili 133mila vaccini al prezzo complessivo di circa 4 milioni di euro.

Le date di partenza della campagna vaccinale, che comunque saranno annunciate da una campagna informativa dell’Ares, l’azienda regionale della salute, non corrisponderanno in tutta l’isola, come il numero dei vaccini disponibili: «In passato tutto il sistema delle vaccinazioni veniva coordinato da Ats – spiega Porcu –, adesso con Ares ogni Asl ha la sua libertà di contrattualizzazione e agisce in autonomia anche per l’acquisto dei vaccini».

Si parte in ordine sparso, dunque. Ma si parte.  Il tipo di vaccino su cui puntare contro l’influenza viene deciso su indicazione dell’Oms che si basa sulle indicazioni raccolte durante l’inverno nell’emisfero australe, dove quest’anno l’epidemia di influenza di tipo A è stata particolarmente intensa mentre quella di tipo B si è diffusa rapidamente. L’attenzione, dunque, è alta: «Soprattutto per i soggetti fragili, i bambini, gli anziani e le donne in gravidanza ma anche i bimbi di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni perché, frequentando asili e scuole materne possono diventare vettori del virus. Poi – conclude Porcu – tutti gli operatori sanitari e i caregivers». L’isola da questo punto di vista non è una regione virtuosa e non raggiunge il 50 per cento delle vaccinazioni nemmeno nella platea dei pazienti fragili. Il ritorno del Covid La variante attualmente più diffusa è la LP.8.1, individuata per la prima volta nel 2024 e diffusissima nell’ultima primavera in tutta l’Asia.

Il livello di allarme, per il momento, non è alto: «Meglio vaccinarsi, comunque. Chi desidera farlo – aggiunge il dottor Porcu – può già farlo al Binaghi in cui abbiamo a disposizione il vaccino aggiornato contro le nuove varianti, compresa la LP.8.1. Tra l’altro, il vaccino contro il Covid e quello contro le influenze può essere co-somministrato lo stesso giorno, uno in un braccio e uno nell’altro».

Non resta che capire quando arriverà il picco della diffusione, che si tratti di Covid o di influenze di tipo A e B: «La Sardegna generalmente è sempre un pizzico in ritardo rispetto al resto del Paese. Se altrove il picco si raggiunge nel periodo natalizio, noi ci arriviamo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Per evitare ogni tipo di problema, noi comunque consigliamo sempre di vaccinarsi all’inizio della campagna».  Sicuramente in tutte le Asl sarà possibile completarle online, utilizzando il portale internet del Cup. Al Binaghi è già così: «Si e abbiamo anche un ambulatorio apposito ma non possiamo parlare per le altre Asl che, come accade per la prenotazione dei vaccini, agiscono in autonomia – aggiunge ancora il responsabile della Asl 8 –. Allo stesso modo, è presumibile che tutte le Asl dell’isola siglino gli accordi necessari per allargare la campagna di vaccinazione anche ai medici di base e ai pediatri di libera scelta. In questo modo possiamo accorciare le distanze con i pazienti e ampliare la platea dei vaccinati».

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