La Nuova Sardegna

Lo scandalo

Bufera sull’atletica leggera sarda, «In Procura il dossier sulle spese pazze del presidente uscente Lai»

di Roberto Muretto
Bufera sull’atletica leggera sarda, «In Procura il dossier sulle spese pazze del presidente uscente Lai»

L’accusa di Alessandro Londi, commissario straordinario del comitato regionale della Fidal. La replica: «Lo querelo»

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Cagliari È una bomba a orologeria il documento prodotto da Alessandro Londi, commissario straordinario del comitato regionale della Fidal, inviata alla Federazione e alla Procura della Repubblica di Cagliari che su questa vicenda potrebbe aprire un’inchiesta. Una nota nelle quale, in modo dettagliato, vengono formulate una serie di pesanti accuse sulla gestione disinvolta delle risorse economiche, del personale e dei beni federali da parte del presidente uscente, Sergio Lai, che ha guidato l’atletica leggera isolana per tantissimi anni.

Accuse che coinvolgono anche la dipendente Federica Lai, successivamente licenziata, con preavviso, a conclusione di un procedimento disciplinare. La Lai, tra le altre cose, è accusata di ostruzionismo per aver ostacolato il lavoro di recupero della documentazione amministrativa. Cosa che ha indotto il commissario alla messa in sicurezza dei locali del comitato regionale, sostituendo tutte le serrature per evitare l’inquinamento delle prove raccolte durante le ispezioni effettuate.

Sergio Lai, contattato telefonicamente, non ha voluto fornire il nome del suo avvocato limitandosi a dire: «Ho visto e letto il documento. Ho dato incarico al mio legale che oggi stesso presenterà una denuncia per diffamazione nei confronti del dottor Alessandro Londi». In sintesi, Lai rigetta con fermezza ogni accusa ed è pronto a difendersi nelle sedi opportune.

Il documento è stato inviato dal commissario non solo al Consiglio federale della Fidal, ma anche al collegio dei revisori dei conti e a tutte le società sarde affiliate. Facile immaginare la reazione del mondo dell’atletica isolana: è scosso da quanto sta accadendo e vuole capire come stanno realmente le cose.

Nonostante la bufera, il commissario federale ha scritto che sussistono le condizioni per il ritorno alla gestione ordinaria e che l’assemblea elettiva programma per il prossimo 8 novembre potrà svolgersi regolarmente.

«Passaggio - aggiunge Londi – che segnerà l’inizio di una nuova fase di responsabilità e rilancio dell’atletica sarda». Il comitato regionale della Fidal era stato commissariato dalla Federazione il 20 dicembre del 2024. Una delibera decisa a seguito dell’impossibilità a procedere al rinnovo delle cariche elettive e le criticità riscontrate nella gestione amministrativa.

Commissariamento che la Fidal ha prorogato con due delibere (la prima del 17 gennaio scorso e la seconda del 16 aprile), con le quali giustificava il provvedimento così: «Fino al ripristino delle condizioni necessarie per un ritorno alla normale attività gestionale».

Cosa succede adesso? Alla luce delle accuse formulate dal commissario, che terminerà il suo mandato dopo le elezioni per eleggere i nuovi dirigenti regionali, e la denuncia che oggi Sergio Lai presenterà in Procura, il tutto si trasferirà nelle aule del tribunale che dovrà fare chiarezza su una vicenda grave, che per fortuna non ha bloccato l’attività agonistica che continua ad andare avanti regolarmente con più appuntamenti settimanali.

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