Le previsioni per Natale, cede l’anticiclone: in Sardegna tornano le piogge
Le ultime analisi indicano un lento cedimento dell’alta pressione da metà mese, con maggiore variabilità e possibili piogge sulle isole maggiori
Sassari La Sardegna potrebbe essere tra le prime regioni italiane a rivedere qualche pioggia nella fase che precede il Natale. È quanto emerge dalle ultime proiezioni modellistiche di 3BMeteo, secondo cui l’anticiclone che sta dominando il meteo nazionale nella settimana in corso tenderà a indebolirsi lentamente tra il 15 e il 16 dicembre, soprattutto sul suo fianco occidentale. A eroderlo sarebbe una circolazione depressionaria in formazione tra Spagna, Algeria e Marocco, con effetti più sensibili proprio sulle isole Maggiori e sull’estremo sud.
Nella prima parte della tendenza, dunque 15-20 dicembre, la novità principale sarà una maggiore variabilità: mentre sulla Sardegna aumenterà la possibilità di qualche episodio di pioggia, sul resto d’Italia prevarrà una nuvolosità più estesa ma con scarsi fenomeni, salvo locali spunti sul Nord, sulla Liguria e sul versante tirrenico. Le temperature rimarranno miti per il periodo, pur segnando un calo rispetto ai valori attuali, più marcato in montagna.
Tra il 21 e il 26 dicembre, ossia nel weekend che precede il Natale e nei giorni successivi, le analisi multimodellistiche indicano un’atmosfera più dinamica. Le correnti atlantiche dovrebbero continuare a dominare, ma in una configurazione meno tesa e più ondulata: in questo modo alcune perturbazioni potrebbero raggiungere anche il Centronord, portando piogge più significative rispetto alla fase precedente. Si tratterebbe però di un’evoluzione dal carattere più autunnale che invernale, con il freddo vero ancora lontano e temperature nel complesso miti rispetto alla media del periodo. Le Alpi potrebbero rivedere qualche nevicata, ma solo dalle quote medie.
Il quadro generale, ribadiscono gli esperti di 3BMeteo, è ancora soggetto ad ampio margine di incertezza per la distanza temporale. La linea di tendenza più probabile, comunque, è quella di un lento logoramento dell’alta pressione da metà mese, seguito da qualche passaggio perturbato di origine atlantica, in un contesto privo di segnali di vero inverno almeno per 10-12 giorni: niente freddo intenso né neve a bassa quota all’orizzonte.
