Influenza, contagi in aumento: quali virus circolano e perché crescono anche le gastroenteriti
Boom di casi in Sardegna: il norovirus colpisce sia bambini sia adulti e si diffonde velocemente
Sassari L’influenza, gli altri virus respiratori e gastrointestinali registrano numeri in costante aumento in Italia e una pressione crescente su famiglie, scuole e servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nella settimana dall’8 al 14 dicembre l’incidenza delle infezioni respiratorie acute nella comunità ha raggiunto 14,7 casi ogni 1.000 assistiti, in aumento rispetto ai 12,4 della settimana precedente.
Si stimano circa 817mila nuovi casi, per un totale di 4,9 milioni di infezioni dall’inizio della sorveglianza stagionale.
I più colpiti: bambini piccoli e alcune regioni
L’incidenza più elevata si registra tra i bambini da 0 a 4 anni, con circa 42 casi per 1.000 assistiti, un dato che conferma la particolare vulnerabilità di questa fascia d’età. A livello territoriale, l’Iss segnala un’intensità molto alta dell’influenza in Sardegna e in Campania, alta in Sicilia, media in Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano. La situazione è bassa nella maggior parte delle altre regioni e basale in Molise.
I virus influenzali in circolazione I dati mostrano una netta prevalenza del virus influenzale A (H3N2), sia nella comunità sia nei contesti ospedalieri, rispetto al virus A (H1N1)pdm09.
Il cosiddetto ceppo di “super influenza”, legato alle varianti H3N2, appartiene al subclade K del clade 2a.3a.1. L’Iss sottolinea però che non si osserva un aumento della severità clinica rispetto alle stagioni precedenti. Le stime preliminari indicano che i vaccini antinfluenzali attualmente in uso continuano a proteggere dall’ospedalizzazione, anche se non è ancora possibile definire con precisione l’efficacia nella prevenzione dei sintomi clinici più lievi. Un dato che rafforza l’importanza della vaccinazione soprattutto per anziani, fragili e categorie a rischio.
Virus gastrointestinali Spesso sottovalutati ma molto diffusi, soprattutto in asili, scuole e famiglie, in questo periodo si assiste a una costante crescita della diffusione. Il freddo, la permanenza in ambienti chiusi e i contatti ravvicinati favoriscono la trasmissione. Il principale responsabile è il norovirus, altamente contagioso e capace di diffondersi anche con pochissime particelle virali. Provoca vomito improvviso, diarrea acquosa, nausea e crampi addominali, con un’incubazione breve (12–48 ore) e una durata in genere limitata a pochi giorni. Bambini e anziani le categorie più fragili. Tra i più piccoli resta rilevante anche il rotavirus, oggi meno frequente grazie alla vaccinazione pediatrica ma ancora potenzialmente pericoloso per il rischio di disidratazione. Adenovirus enterici e astrovirus causano invece forme più lievi ma talvolta più prolungate. La trasmissione avviene soprattutto tramite mani contaminate, superfici, alimenti e acqua. In assenza di vaccini per la maggior parte dei virus gastrointestinali, la prevenzione si basa su igiene accurata delle mani, pulizia delle superfici e attenzione nella preparazione dei cibi. È importante rivolgersi al medico in caso di segni di disidratazione, febbre persistente o sintomi severi, soprattutto nei soggetti fragili.
