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Economia

Affitti brevi cosa cambia da gennaio 2026: le nuove regole, tasse e incompatibilità

Affitti brevi cosa cambia da gennaio 2026: le nuove regole, tasse e incompatibilità

Tutte le novità per chi mette sul mercato la propria casa per periodi limitati

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Dal 2026 cambiano le regole per chi affitta case per brevi periodi: la Legge di Bilancio introduce una stretta su fisco e burocrazia che impatterà in modo diretto su chi possiede più di due immobili. La principale novità è la presunzione d’impresa: se si affittano almeno tre immobili per brevi periodi, scatta l’obbligo di aprire la partita Iva e di iscriversi alla gestione previdenziale. Fino al 2024 il limite era fissato a cinque. Restano invece invariate le aliquote della cedolare secca: 21% per il primo immobile e 26% per il secondo. Per evitare l’obbligo di partita Iva, i proprietari possono optare per l’affitto lungo, oppure per contratti transitori tra uno e 18 mesi, che però devono essere motivati e concordati secondo i parametri locali.

Obbligo del “Cin” e rischio sanzioni

Dal 2025 sarà obbligatorio ottenere e indicare il Codice identificativo nazionale (Cin) per ogni immobile locato a breve termine. Il Cin va esposto nello stabile e la sua assenza comporta sanzioni fino a 8 mila euro. La procedura per ottenerlo passa dal portale del governo  impresainungiorno.gov e dal Suap del Comune, con tempi che possono superare il mese.

Partite Iva e lavoro dipendente: le incompatibilità

Chi è dipendente, soprattutto nel pubblico, deve fare attenzione: l’apertura della partita Iva potrebbe risultare incompatibile con l’impiego. Inoltre, non può accedere al regime forfettario chi percepisce oltre 35 mila euro di reddito da lavoro dipendente o pensione.

Comunicazione obbligatoria alla Questura

Resta infine l’obbligo di comunicare gli ospiti alle Questure tramite il portale “Alloggiati Web” entro 24 ore dall’arrivo (6 ore per soggiorni inferiori alle 24 ore), pena multe o arresto fino a 3 mesi.

Un’attività sempre più professionale

Anche se saltuaria, la locazione breve è ormai considerata una vera attività d’impresa. Richiede competenze specifiche, dalla gestione dei portali online alla pulizia e manutenzione degli immobili. Chi sceglie di operare in autonomia deve affrontare un carico crescente di obblighi e responsabilità, mentre crescono le società specializzate che offrono gestione completa, incluso il ruolo di sostituto d’imposta per le ritenute fiscali.

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