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Sassari, è scontro sul rischio chiusura dell’Accademia delle Belle Arti

Sassari, è scontro sul rischio chiusura dell’Accademia delle Belle Arti

Botta e risposta fra il primo cittadino Giuseppe Mascia e il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda sull’ipotesi di apertura di una accademia a Cagliari

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Sassari Per il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia è un tentativo di scippo, per il deputato cagliaritano di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda è un’opportunità. Al centro della polemica, esplosa stamattina sabato 26 aprile, c’è il futuro dell’Accademia delle Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, l’unica attiva nell’isola. Deidda, in sostanza, sostiene che in numeri di aspiranti artisti in Sardegna siano sufficienti a garantire l’apertura di due sedi. Per Mascia, questo sarebbe un ragionamento furbo e indimostrabile, che servirebbe solo come primo passo per lo smantellamento dell’accademia sassarese.

L’ordine del giorno Mercoledì 23 la Camera dei Deputati ha approvato, con il parere favorevole del governo, un ordine del giorno presentato da Deidda che impegna l’esecutivo “a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa per l'istituzione dell'Accademia di belle arti nell'ambito territoriale della città metropolitana di Cagliari, se del caso, anche con l'apertura di una sede distaccata dell'Accademia di belle arti di Sassari, garantendo, al contempo, un aumento dell'offerta formativa e la differenziazione dei corsi di studi, attualmente a disposizione degli studenti interessati all'alta formazione artistica”. Si tratta di un atto dal valore prettamente simbolico e politico, senza alcuna conseguenza pratica al momento.

Nel testo dell’ordine del giorno, il deputato contesta il fatto che, a fronte di 1.500 iscritti al Liceo Artistico nel Sud dell’isola (900 dei quali al “Foiso Fois” di Cagliari”), non sia presente nel capoluogo un istituto di alta formazione come l’accademia. Secondo Deidda, l’apertura dell’accademia a Cagliari eviterebbe l'emigrazione degli stessi studenti verso altre città o, nei casi peggiori, l’abbandono della carriera artistica.

Si legge che ancora che «Sassari solo in parte riesce a soddisfare la  domanda proveniente dal sud dell'Isola e, pertanto, l'istituzione di un'altra Accademia nell'ambito territoriale della città metropolitana di Cagliari, non si porrebbe in alcun modo in contrapposizione con l'istituto sassarese ma, al contrario, ne rafforzerebbe la posizione, in ragione dell'alto prestigio già acquisito nel tempo». L’altra ipotesi è che a Cagliari venga aperta una sede staccata, «con una differenziazione dei corsi di studi ed una maggiore offerta formativa, anche al fine di rispondere alla crescente domanda proveniente dagli studenti dei Licei Artistici del sud Sardegna».

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