Guida Gambero Rosso, ecco tutti i migliori ristoranti della Sardegna
Massimo riconoscimento per Abbamele Osteria e La cucina della Marmilla
La guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso sottolinea come si stia allargando la platea di esercizi di qualità in Sardegna, segno di una vitalità crescente del settore. Da segnalare subito il massimo riconoscimento (Tre gamberi) nel settore delle trattorie per Abbamele Osteria di Mamoiada e Arieddas La cucina della Marmilla di Sanluri che hanno confermato il livello dello scorso anno.
A ritirare il premio erano presenti lo chef del locale di Mamoiada Mauro Ladu e quello di Arieddas, Francesco Vitale, locale all’interno della cantina Su ‘Entu. Fra le citazioni principali intanto va segnalato in Gallura Il fuoco sacro di San Pantaleo, all’interno del resort Petra Segreta, che ha ottenuto la designazione per la miglior cantina oltre che andare vicino alle tre forchette, il massimo per i ristoranti secondo il Gambero rosso.
Fra le novità si resta in Gallura con il ristorante Capogiro di Baja Sardinia in cui ai fornelli c’è lo chef Pasquale d’Ambrosio, due forchette. Sempre alta la valutazione per Sa Mandra di Alghero (due gamberi) giudicato ancora il miglior agriturismo dell’isola. Fra le alte segnalazioni ulteriori si resta ad Alghero per premiare il menù vegetariano de La Saletta (due forchette), studiato dagli chef Luca Chessa e Adriano Zucca, mentre il grande classico da non perdere è il ristorante carlofortino Da Nicolò (due forchette) dello chef Pomata e ancora, il locale che viene premiato con la significativa frase “ci tornerei domani” è il Mema di Pula.
Restando nel sud Sardegna in testa per il rapporto qualità-prezzo c’è Cucina.eat di Cagliari. Gli altri ristoranti con due forchette sono Su Carduleu (Abbasanta), Rafel (Alghero), Amano (Cagliari), Josto (Cagliari), Luigi Pomata (Cagliari), Terra a Palazzo Tirso (Cagliari), Sa Cardiga e Su Schironi (Capoterra), Da Andrea (Carloforte), La Spigola (Golfo Aranci), il Mattacchione (Olbia), Il Paguro all’hotel Capo Orso (Palau), Fradis Minoris (Pula), Arke (Quartu).
Fra i bistrot due sedie oltre che a Cucina.eat anche a Bistrot 100, Old Friend, Sabores Bottega e Salsamenteria a Cagliari e Raices a Sant’Antioco. Fra i ristoranti etnici due mappamondi a Gaijin Izakaya e a Osteria Kobuta a Cagliari. Infine le trattorie che hanno avuto due gamberi sono oltre a Sa Mandra di Alghero anche la Locanda dei buoni e cattivi a Cagliari, l’Antica dimora del Gruccione a Santulussurgiu, La Rosa dei venti a Sennariolo e il Rifugio di Nuoro.
«La prima cosa che emerge dalla Sardegna - commenta Giuseppe Carrus, uno dei curatori della Guida - è che si mangia bene, molto bene. Sono presenti 73 insegne che, come da tradizione per il gambero, toccano tutte le categorie: i ristoranti recensiti con una, due o tre forchette, le trattorie, gli etnici. 73 che sono dislocati in maniera capillare in tutta l'isola».