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Comunali Nuoro 2025
Verso il voto

Comunali 2025, centrodestra in alto mare

di Alessandro Mele

	L'aula consiliare del Comune di Nuoro
L'aula consiliare del Comune di Nuoro

Francesca Ticca (Uil) c’è, ma non come candidata alla fascia tricolore. Nessun nome sul tavolo, Pietro Pittalis: «Prima il programma, c’è unità»

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Nuoro Dall’ultimo vertice di centrodestra, tenutosi ieri sera, 14 marzo 2025, nello studio legale del deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Pietro Pittalis, gli elettori, forse, si aspettavano qualcosa di più. Magari qualche nome, una suggestione, un’imbeccata su chi guiderà l’esperimento civico tanto auspicato in quell’area politica, contro il Campo largo capitanato da Emiliano Fenu. Invece le parole all’ordine del giorno restano «unità e programmi» e dei famosi nomi manco a parlarne.

«No, grazie» Dopo la mancata disponibilità dell’ex senatore Giuseppe Luigi Cucca a guidare la coalizione, anzi, il centrodestra continua a collezionare dei «no, grazie» o meglio, dei «no, non me la sento di fare il candidato sindaco». È il caso della segretaria regionale Uil, Francesca Ticca che, come trapelato dal tavolo di ieri sera, avrebbe fatto sapere di essere a disposizione del centrodestra con un gruppo di lavoro pronto a sostenerla, ma di non avere il coraggio di sottoporsi al giudizio dei nuoresi correndo per la carica apicale. Ci sono poi profili che, appena sorti, subito tramontano. È il caso dell’avvocato Marcello Mereu. Mentre i bookmakers della politica, negli ultimi giorni, lo davano in rampa di lancio nella corsa alla fascia tricolore, infatti, dal tavolo di centrodestra arriva la notizia che il suo non è mai stato un nome al vaglio della coalizione visto che, vox populi, vorrebbe continuare ad esercitare la sua professione da semplice cittadino tanto da aver rifiutato anche la corte del Partito democratico.

Il vertice «Unità e programmi» appunto. L’esito del tavolo di centrodestra è “solo” questo: «Confermiamo l’assetto civico della coalizione – conferma Pietro Pittalis – con l’obbiettivo di prendere contatti con nuove forze che arrivano dalla società civile in modo da costruire un’alleanza più ampia possibile». Non solo: «Nel centrodestra c’è una sintonia di fondo – prosegue – che mira a intensificare le interlocuzioni da avviare verso tutte le realtà che non si riconoscono nel Campo largo. Adesso concentriamoci sui programmi, abbiamo deciso di indicare in gruppo di lavoro che avrà il compito di individuare i temi urgenti per il futuro della città». L’unità descritta da Pietro Pittalis sembra sincera e la si percepisce anche dalle parole dell’ex assessore regionale ai Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, che ieri si è seduto al tavolo di coalizione rappresentando la nuova lista civica SiAmo Nuoro. «Il lavoro sul programma sarà fondamentale anche per definire il perimetro della coalizione – ammette –. Intorno a proposte serie e concrete si devono costruire le alleanze e da qui individuare la figura migliore da candidare a sindaco. Il percorso che abbiamo definito è quello di individuare il candidato sindaco qui a Nuoro, senza imposizioni romane. I gruppi che stanno lavorando a questo progetto sono in sintonia. Prima dei nomi serve un’intesa su un programma coraggioso, che rilanci il ruolo di Nuoro nel territorio e a questo stiamo lavorando con entusiasmo».

«Hanno garantito» Ma il tavolo di centrodestra qualche novità in più la porta. Per la prima volta, infatti, manca il Psd’Az che aveva annunciato di voler avviare un confronto interno tra i suoi iscritto prima di qualsiasi altra decisione. Di fatto però sembra che un patto di fedeltà da parte dei sardisti ci sia. «La loro è un’assenza concordata – commenta sul punto Pietro Pittalis –, ma il Psd’Az per noi resta un interlocutore privilegiato e per questo abbiamo accettato di rispettare i tempi della loro riflessione interna. Ci hanno comunque garantito che non si siederanno a trattare fughe nella coalizione del Campo largo».

In alto mare Di quest’ultima riunione, in sintesi, resta l’immagine di un centrodestra ancora in alto mare anche se Pietro Pittalis non concorda: «Non siamo in ritardo – conclude –. C’è tutto il tempo di fare le cose per bene senza decidere in pochi e a tavolino L’obbiettivo è quello di restituire alla città un governo serio e per le cose serie ci vuole tempo, soprattutto perché percepisco che la nostra proposta sta accattivando l’interesse dei cittadini».

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