La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Filma e condivide in chat atti sessuali col figlio e altri minori: perizia psichiatrica

Filma e condivide in chat atti sessuali col figlio e altri minori: perizia psichiatrica

Aperto il processo per l’uomo accusato di pedopornografia e altri due imputati

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Olbia Ha chiesto di essere processato con rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica, l’uomo di 42 anni accusato di aver costretto suo figlio di otto anni a subire atti sessuali, momenti che avrebbe fotografato e filmato, condividendo, poi, quelle immagini, anche attraverso videochiamate, con altre persone. Lo stesso rito alternativo è stato chiesto dagli altri due imputati, un uomo e una donna, che, secondo le accuse della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, sarebbero coinvolti in concorso con lui nella vicenda. L’udienza preliminare si è svolta oggi, 18 marzo, davanti al gup del tribunale di Cagliari, Michele Contini. Il giudice ha ammesso il rito alternativo per tutti e tre gli imputati, e nella prossima udienza conferirà l’incarico al perito. Due vittime degli abusi, tra cui il figlio del 42enne, si sono costituite parte civile con l’avvocata Monica Liguori.

Il presunto giro di pedopornografia era venuto alla luce nel marzo 2024 in un paese dell’Alta Gallura, in seguito alla denuncia presentata dall’ex moglie del 42enne – che da un anno si trova in carcere – dopo che suo figlio si era confidato con lei. Cinque i minori vittime degli abusi, indicati nel capo d’imputazione. Il 42enne è accusato in concorso con un altro uomo di 31 anni di pornografia minorile continuata e aggravata e violenza sessuale continuata e aggravata ai danni del figlio e di altri tre minori. Nel capo d’accusa si parla di “spettacoli pedopornografici” realizzati dall’uomo col coinvolgimento del figlio, costretto a fare e subire atti sessuali. Immagini che avrebbe condiviso con altre persone in videochiamata o sulle chat. L’altra imputata, una donna di 32 anni, è accusata, in concorso con l’arrestato, del delitto di corruzione di minorenne: avrebbero avuto un rapporto sessuale in presenza della figlia, molto piccola.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Tempio e coordinate dalla Dda di Cagliari (competente per il reato di pedopornografia). I militari avevano perquisito l’abitazione dell’uomo e sequestrato cellulari, computer e vari dispositivi elettronici. Dal contenuto delle memorie, gli investigatori erano risaliti anche alle altre persone che, secondo la Procura distrettuale, sarebbero coinvolte nella vicenda per aver ricevuto le immagini dei bambini. L’arrestato è difeso dall’avvocato Angelo Schirru del foro di Cagliari, gli altri imputati sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Ledda del foro di Cagliari, e Sergio Porcu del foro di Sassari. (t.s.)

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