La Nuova Sardegna

Olbia

Choc in aula

Intimidazioni e minacce in Gallura: sindaco e vigilessa nel mirino. Ecco che cosa è successo

di Pietro Zannoni

	Da sinistra: i consiglieri Pittalis e Loriga, il sindaco Azzena e il segretario comunale
Da sinistra: i consiglieri Pittalis e Loriga, il sindaco Azzena e il segretario comunale

La rivelazione durante il consiglio comunale: scoperti cartelli con bare e scritte

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Luras L’annuncio choc del sindaco Mauro Azzena è arrivato dopo le 18,30 di oggi, 18 marzo, durante la riunione del consiglio comunale andata poi deserta. «Sono stato convocato in caserma attorno alle 15 – ha raccontato il primo cittadino – e mi è stato detto che sulla strada per Nuchis sono stati rinvenuti alcuni cartelli: erano state disegnate due bare e scritte frasi minacciose contro il sottoscritto e una vigilessa. Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto e, sinceramente, non me lo aspettato. No, non pensavo davvero che si potesse arrivare a tanto».

Nell’aula è calato il silenzio. Un’aula già vuota, considerato che erano presenti, a parte il sindaco, gli unici due consiglieri di maggioranza rimasti: Giuseppina Pittalis e Tore Loriga. Poi più nessuno. Neanche la minoranza.  Il consiglio era stato convocato per procedere alla surroga dei dimissionari: ben 6.  Ovvero i cinque assessori (vice sindaco compreso) più una consigliera comunale. Quindi in aula, oltre al segretario comunale Gianluca Cocco, erano soltanto in tre.

Con questi numeri, dunque, non si sarebbe potuto procedere alla surroga di coloro che si sono dimessi, ma se ciò fosse avvenuto si sarebbero potute occupare solo due poltrone. E anche in questo caso sarebbe mancato il numero legale.

Si è deciso di attendere più di un’ora, ma nemmeno l’opposizione si è presentata. Che cosa accadrà adesso? Ci si rivolgerà al prefetto per chiedere alle minoranze (per garantire il numero legale ci devono essere in aula almeno sette consiglieri)  di partecipare al prossimo Consiglio che verrà convocato. Una seconda e forse ultima possibilità per Mauro Azzena di rimanere in carica. 

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