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Polemica sotto rete

La società chiede il rinvio della partita per la morte della presidente, la Federvolley dice no

La società chiede il rinvio della partita per la morte della presidente, la Federvolley dice no

Sul caso di Rosanna Arras Frediani interviene il deputato Giagoni contro la Fipav: «Incapaci di mostrare rispetto e provare sentimenti»

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Palau «Rosanna Arras Frediani non era solo il presidente della Pallavolo Capo d’Orso di Palau, Rosanna era la mamma, la nonna, l’amica, la confidente, la zia buona, la fan numero uno di intere generazioni di ragazze che hanno calcato il parquet di Palau in questi anni», comincia così il cordoglio del deputato sardo leghista Dario Giagoni a pochi giorni dalla morte di Rosanna Arras, scomparsa giovedì 13 marzo.

Rosanna «ha dedicato 50 anni della sua vita a tutto questo, lo ha dedicato a una passione pura e semplice che dopo la sua dipartita ha portato tutte le sue ragazze a esprimersi con parole di amore e riconoscenza – dice Giagoni, che poi va giù duro –. Una riconoscenza che meritava anche da parte della Fipav che, contro ogni logica e contro la volontà della stessa squadra avversaria concorde con il rinvio, ha deciso di far giocare lontano dall'isola le orsette il giorno del funerale di Rosanna, precludendo la possibilità di quell'ultimo importante abbraccio di stima e riconoscenza».

Il riferimento è alla partita giocata ieri, domenica 16 marzo. Capo d’Orso è uscita sconfitta sul campo del Novara per 3-0 (21-25, 23-25, 23-25), match del campionato di B1 femminile. Un match che in realtà non avrebbe neanche dovuto disputarsi, dato che la società aveva appena perso la sua presidente onoraria Rosanna Arras Frediani, madre delle dirigenti Antonella e Angelica e suocera del tecnico Antonio Guidarini, e aveva perciò chiesto il rinvio a Novara. Il nullaosta della società avversaria c’era, e invece la Federpallavolo non ha accettato la richiesta di rinvio della società gallurese.

«L'impegno delle ragazze è stato comunque encomiabile - è stato il commento a fine partita di Marco Placido, che ha sostituito Guidarini assieme a Caterina Sintoni – ma ovviamente non avevano la mente libera. Rimaniamo comunque a cinque punti dalla zona playoff, e dobbiamo provarci fino alla fine. Spero che la famiglia Frediani continui a tenere in alto questa società». 

Giagoni, quindi, dai banchi della Camera oltre Tirreno interviene sulla questione: «Mi chiedo e mi domando se non fosse il caso di rivedere le regole etiche della Fipav, perché oltre le norme, oltre la natura giuridica di un campionato, si ha la sensazione che ci si stia allontanando sempre di più dalla componente umana. Tale quesito intendo porlo anche al Ministro per lo Sport, in quanto ritengo che sia totalmente inutile vincere le medaglie, salire perfino sul tetto del mondo, se poi ci si dimostra incapaci di mostrare rispetto e provare sentimenti di vicinanza e di amore per chi dell'amore per lo sport ha fatto la guida della sua esistenza».

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