Stretta del Governo sugli autovelox, si rischiano migliaia di ricorsi
Con le nuove regole potranno rimanere in funzione i dispositivi omologati dal 13 agosto del 2017
Sassari Autovelox, il Governo fissa le nuove regole sui misuratori di velocità. I dispositivi non a norma, se il decreto attuativo appena inviato a Bruxelles dal ministero dei Trasporti e delle infrastrutture avrà l’ok, dovranno essere spenti. E potranno tornare in funzione eventualmente dopo un esame tecnico. Per una decina di modelli di autovelox, in linea col decreto, non servirà alcuna formalità.
Lo anticipa Corriere.it spiegando che tutti i dispositivi, approvati dal 13 agosto 2017 in poi – in base al decreto attuativo ora in fase di revisione – potranno restare in funzione: senza bisogno di ulteriori passaggi. Sarebbero quelli che rispettano le norme sulla taratura introdotte otto anni fa. L’Unione europea avrà dunque tempo fino al 24 giugno per inviare eventuali osservazioni a palazzo Chigi. Se tutto rimarrà inalterato, il provvedimento verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore entro l’estate.
Autovelox non a norma: per questi misuratori di velocità scatterà un doppio binario. Chi ha la documentazione che dimostri il rispetto dei nuovi standard richiesti avrà trenta giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto per inviarla al ministero. Chi ne è sprovvisto, cioè i dispositivi più datati, dovrà invece essere spento. Potrà tornare a funzionare, come anticipato, dopo aver superato un nuovo esame tecnico. Il produttore avrà sei mesi di tempo per presentare una domanda di omologazione al ministero, allegando i documenti che dimostrano la conformità dell’apparecchiatura alle regole più recenti. Il ministero dei Trasporti avrà, poi, altri sessanta giorni per valutare ogni richiesta. Se l’esito sarà positivo, arriverà il decreto di omologazione e il dispositivo potrà tornare a essere usato.
Non sono esclusi i ricorsi, previsti a migliaia. Con le nuove regole molti Comuni dovranno disattivare la rete di rilevamento locale: se utilizzassero dispositivi che non rispettano questi nuovi paletti ministeriali, le multe verrebbero certamente cassate dai prefetti o dai giudici di pace.