La Nuova Sardegna

Cagliari Era il 2017 quando Riccardo Pinna, 34 anni di Carbonia, si rese responsabile a Cagliari assieme al branco di violenza sessuale nei confronti di una giovane turista olandese, ubriacata e stuprata a turno in auto in una stradina che da piazza Yenne sale verso il quartiere di Castello. Arrestato e condannato in primo grado, tornò in libertà in attesa del secondo grado dopo il ricorso presentato dal suo avvocato. Prima però del processo in Corte d’Appello, con i giudici che confermarono in quella sede la condanna di primo grado a 7 anni e sei mesi ci carcere, Riccardo Pinna diventò uccel di bosco scappando all’estero. C’è rimasto fino al 31 luglio scorso, dopo che i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale di Cagliari, diretti dal tenente colonnello Nicola Pilia, lo hanno scovato a Londra dopo un paziente e complesso lavoro di ricerca andato avanti per qualche anno.

I militari della Squadra catturandi del nucleo investigativo, lavorando all’interno del piano di cooperazione internazionale fra forze di polizia, lo hanno rintracciato a Londra e offerto su un piatto d’argento ai colleghi della polizia di Londra. Sono andati a prenderlo nel punto esatto in cui era stato localizzato dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari e hanno eseguito nei suoi confronti il mandato di arresto internazionale emesso dalla Procura della repubblica del Tribunale di Cagliari. A giorni, Riccardo Pinna sarà riportato in manette a Cagliari per scontare la condanna di 7 anni e sei mesi per violenza sessuale di gruppo, come il suo complice allora individuato e pure lui arrestato, che però sta già pagando in carcere il suo debito con la giustizia.(l.on)