La Nuova Sardegna

Oristano

L’indagine

200 chili di pesce spariti dall’azienda ittica: la polizia ritrova il bottino e 360 mila euro

200 chili di pesce spariti dall’azienda ittica: la polizia ritrova il bottino e 360 mila euro

Scoperto un mercato parallelo dei prodotti ittici che si trovavano in condizioni igienico sanitarie precarie: interviene anche la Asl

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Oristano Sequestrati 200 chili di pesce rubato e 360mila euro in contanti, la questura di Oristano, oggi 5 agosto 2025, ha emesso quattro denunce per furto aggravato a carico di altrettante persone accusate di diversi furti avvenuti in un'azienda ittica del territorio. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il risultato è stato raggiunto dopo che nel pomeriggio di lunedì 28 luglio 2025, la polizia, coordinata dalla Procura di Oristano, ha dato esecuzione a quattro decreti di perquisizione.

L’attività investigativa, avviata a seguito di una denuncia presentata dal titolare dell’azienda, ha permesso di accertare, anche grazie all’uso di strumenti tecnologici e a prolungati servizi di osservazione, un’anomala gestione delle partite di pesce in uscita dallo stabilimento. 

Le condotte documentate, caratterizzate da regolarità e metodo, hanno lasciato presumere l’esistenza di un canale parallelo di distribuzione del prodotto. Nel corso delle perquisizioni, eseguite presso abitazioni, depositi e veicoli nella disponibilità degli indagati, sono state rinvenute 40 casse di pesce prive di etichettatura, compatibili per tipologia e confezionamento con quelle abitualmente utilizzate dalla società danneggiata. Il pescato è stato riconsegnato in custodia all’azienda proprietaria. Ulteriore prodotto, in condizioni igienico-sanitarie non idonee, è stato sottoposto a sequestro amministrativo dai veterinari dell’Asl di Oristano.

L’indagine, tuttora in corso, prosegue con l’obiettivo di identificare con esattezza i ruoli ricoperti da ciascun indagato e di accertare l’eventuale presenza di altri soggetti coinvolti o di ulteriori canali di distribuzione non autorizzati.

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