La Nuova Sardegna

Nuoro

Operazione Polo Ovest

Forniva la marijuana alla banda e fissava i prezzi: chi è l’orunese Antonio Pasquale Sanna

Forniva la marijuana alla banda e fissava i prezzi: chi è l’orunese Antonio Pasquale Sanna

Il 38enne si è costituito a Nuoro in Questura. I suoi rapporti con i capi clan

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Orune Titolare di due attività, una – Edilsanna – di materiali edili, l’altra agricola – Su Gigante – che si occupava della coltivazione di piante di marijuana per la produzione di fibre tessile: secondo il gip questa attività lecita serviva da copertura per la coltivazione di marijuana illegale. Lui è Antonio Pasquale Sanna, orunese, 38 anni, l’ex latitante che nella serata del 19 dicembre si è costituito in Questura a Nuoro. Sanna è uno dei destinatari delle misure di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Polo Ovest condotta dalla Dda che ha sgominato una banda dedita al traffico di stupefacenti, operante tra la Sardegna, la Calabria, la Campania e l’Albania.

Ma che ruolo aveva Antonio Pasquale Sanna nella banda? Secondo gli inquirenti era attivo nella fornitura di marijuana al sodalizio – frequenti le sue chat con Luciano Corraine, di Galtellì, uno dei capi della banda – e nel trasporto della droga nella Penisola. Per esempio, nell’ottobre 2020 Sanna gestì il trasferimento di circa 100 chili di marijuana nel Lazio e in quell’occasione si rivolse a Corraine chiedendogli aiuto per la logistica. La persona individuata per guidare il camion fu Gianmario Lostia. Prima però Sanna fece testare la droga allo stesso Corraine per valutarne la qualità: «Controlla qualche busta e dammi un parere”. Per comunicare, Sanna utilizzava un cellulare criptato con ID “ELGO50”, inizialmente utilizzato dallo stesso Corraine.

Dopo il riscontro positivo, l’operazione entrò nel vivo. Il 29 ottobre 2020 Sanna consegnò il carico di droga al camionista Lostia, sbarcato la mattina in nave al porto di Civitavecchia. 

Il 31 ottobre 2020 Antonio Pasquale Sanna rientrò in Sardegna e il giorno successivo incontrò Luciano Corraine a Galtellì, probabilmente per consegnargli il telefono criptato e parlare delle future forniture: Corraine voleva espandere il business e Sanna doveva essere il suo tramite.

 Tra i due c’è un alto livello di fiducia – dimostrato anche dall’utilizzo dello stesso telefono – e Sanna risulta pienamente inserito nel circuito operativo. Non è dunque un semplice esecutore: non impartisce ordini né risulta capo dell’organizzazione, ma le intercettazioni lo collocano come fornitore strutturale, capace di trattare direttamente con i vertici, fissare i prezzi, garantire continuità di approvvigionamento e valutare la qualità della sostanza. Un ruolo che la magistratura inquadra nella partecipazione all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. (si. sa.)

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