La Nuova Sardegna

Sassari

La tragedia

Investito sulle strisce pedonali, è morto tre anni dopo

di Luca Fiori
Investito sulle strisce pedonali, è morto tre anni dopo

Sassari, Mauro Cesaraccio era stato travolto da una Panda. Le figlie: «Vivi nei nostri occhi»

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Sassari Ha lottato per oltre tre anni - prima in ospedale e poi in due centri di riabilitazione - e in questo lungo periodo è diventato nonno per la quarta e quinta volta. A breve nascerà anche il suo sesto nipotino, ma Mauro Cesaraccio non conoscerà mai il primogenito di una delle sue quattro figlie, perché qualche giorno fa il suo cuore si è arreso nell’istituto San Nicola di Sassari, dove stava seguendo un percorso di riabilitazione in seguito alle terribili ferite riportate in un incidente stradale avvenuto il 18 gennaio del 2022.

L’uomo, che faceva il pavimentista e che il prossimo novembre avrebbe compiuto 58 anni, quella sera di gennaio di tre anni fa stava rientrando a casa a piedi, quando era stato travolto da un’auto, mentre attraversava la strada in via Monte Tignosu nel quartiere di Li Punti. L’autista di una Fiat Panda, che aveva dichiarato agli agenti della polizia locale di non averlo visto, lo aveva preso in pieno.

Mauro Cesaraccio era stato sbalzato e dopo un volo di qualche metro era finito sull’asfalto. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime ai primi soccorritori che avevano dato l’allarme. Sul posto erano arrivati gli operatori del 118 che avevano prestato le prime cure al ferito e poi lo avevano trasferito a bordo dell’ambulanza all’ospedale “Santissima Annunziata”.

Mauro Cesaraccio aveva riportato un trauma cranico importante, era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata. Era rimasto al “Santissima Annunziata” per 45 giorni, poi era stato trasferito in un centro di riabilitazione di Oristano. Anni di sofferenze e piccoli segni di ripresa, poi il trasferimento al “San Nicola” di Sassari per proseguire un percorso difficile. Qualche giorno fa, tre anni e quattro mesi dopo l’incidente, il 57enne si è arreso.

«La tua vita si è spezzata in quel tratto di strada – commentano le figlie – ma per oltre tre anni hai cercato di lottare con tutte le tue forze, ma purtroppo alla fine ti sei a arreso. Ora sei in pace, ma tu vivi nei nostri occhi, nei nostri cuori, sei parte di noi ieri oggi e per sempre, grazie di tutto».

Il conducente della Panda tre anni fa era stato sottoposto all’alcoltest che aveva dato esito negativo. L’incidente si era verificato poco prima delle 20. La Panda aveva imboccato via Monte Tignosu, diretta verso via Baldinca e all’incrocio con via Ciancilla c’era stato l’investimento del pedone che aveva già quasi completato l’attraversamento della carreggiata in prossimità delle strisce pedonali. Mauro Cesaraccio abitava a poca distanza dal luogo dell’incidente e stava effettuando l’ultimo tratto di strada a piedi diretto verso casa per cena. Dove purtroppo non è mai arrivat

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