La Nuova Sardegna

Sanità

Commissari delle Asl, alta tensione in maggioranza per le scelte di Todde

Commissari delle Asl, alta tensione in maggioranza per le scelte di Todde

Il vertice chiarificatore con il Pd slitta a oggi, domenica 26 aprile. Imbarazzo tra i partiti minori

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Cagliari È stato rinviato a oggi, il vertice tra la presidente Todde e i capigruppo di maggioranza per cercare di trovare una intesa sui nomi del commissari delle aziende sanitarie. Ieri mattina, 26 aprile, si era svolto un incontro, non annunciato, tra una delegazione del Pd e la stessa Todde che avrebbe dovuto appianare i contrasti e facilitare la successiva riunione. Sembra che così non sia andata, con le due parti che scaricano sull’interlocutore la responsabilità della mancata intesa.

Resta da registrare, l’imbarazzo dei partiti minori, spettatori, pur interessati, di questo scontro, che hanno ricevuto comunque l’invito per un incontro da remoto questa mattina con la presidente. «Credo sia opportuno che ci siano non solo i capigruppo ma anche i segretari dei partiti – ha precisato Maria Laura Orrù (Avs) – prchè la sanità è il tema più importante. Servono figure di alto profilo che diano risposte ai problemi che i sardi affrontano ogni giorno. È naturale che poi la sintesi politica la faccia la presidente, ma non spetta a noi concentrarsi sui nomi».

In attesa di cosa accadrà, e facendo capire che l’intesa è da raggiungere, Sandro Porcu, capogruppo di Orizzonte Comune dice. «Il dialogo è stato sinora aperto e franco e sono fiducioso che troveremo una soluzione, anche se le interlocuzioni non si possono dire concluse». I nomi circolati in questi giorni, alcuni sicuri, altri traballanti, altri ancora già caduti, fanno infatti parte di una lista in continua evoluzione. «Il primo obiettivo, da tutti condiviso – aggiunge Sebastian Cocco, capogruppo di Uniti per Todde – è fare in fretta. Dobbiamo ancora confrontarci su criteri e metodi, i nomi vengono dopo, ma sulla totale discontinuità per tutti i responsabili delle aziende, commissari e poi direttori sanitari e amministrativi, non credo che ci siano dubbi. Le consultazioni della presidente – precisa Cocco – sono servite a chiarire il quadro. La riforma se la sta intestando lei, come è giusto che sia. Rispetto al passato non ci sono stati e non ci saranno conciliaboli e bilancini. I nominati, spero oggi, sono solo commissari delle Asl, devono interpretare la legge e iniziare a redistribuire target e specialità nei territori».

Preoccupato su come si svilupperanno gli eventi delle prossime ore è Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti. «Dobbiamo evitare fratture. La legislatura è solo al primo anno e le sfide future sono molto più complesse di quelle che abbiamo alle spalle. Sulla sanità le nostre posizioni e le nostre perplessità sono chiare e non da oggi». Dai partiti minori, oltre le dichiarazioni ufficiali, emerge la certezza che sarà la presidente Todde a trarre le conclusioni dal confronto, proponendo una lista di commissari “blindata”. Proprio quello che al Pd, pur con alcune diverse sensibilità tra aree, non va bene. Da qui l’ipotesi di non partecipare alla giunta che delibererebbe stasera i nomi. Atto che prefigurerebbe la necessità di una verifica.(gcen)

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